Il famoso SQL Server di Microsoft è stato portato anche su piattaforme Linux. Questa è una ulteriore mossa strategica di Microsoft per affacciarsi sul mondo opensource.
Per me è stata una gran notizia appena l’ho sentita, per anni ho pensato di dare uno spazio dati su internet per connetterci i miei software gestionali, ma purtroppo i costi erano esorbitanti ed il progetto si è vanificato nel nulla. Avevo perfino pensato di creare un provider OleDB per prendere i dati da MySQL ( progetto all’80% terminato ), in questo modo avrei potuto utilizzare un server Linux ed un DBMS opensource, anche questo progetto ha trovato delle difficoltà nel gestire i dati Blob e Memo con l’uso di troppa memoria.
Installare SQL Server su un server Linux munito di Debian è semplicissimo, il pacchetto sarebbe destinato ad Ubuntu 16.04 server, ma ho visto che anche su una Jessie funziona bene ( pare che Microsoft stiamo sviluppando già un pacchetto apposito anche per quest’ultima distribuzione ). Trovate tutte le informazioni ed i pacchetti di installazione sul sito Microsoft.
Il server ha bisogno di circa 3-4 GB di spazio su disco e altrettanti di RAM per funzionare. Ho già fatto i primi test sulla velocità di esecuzione delle query ed il rilascio dei dati in remoto su protocollo tcp-ip, devo dire che sono ottimi. Ora sto testando la gestione di grandi quantità di dati, andiamo dalle 12.000 alle 250.000 rows per tabella ed ho visto che la velocità di scaricamento dei dati è ottima. Per fare questi test sto utilizzando una macchina virtuale in cloud con 4 GB di RAM e 20 GB di spazio su disco SSD, con una CPU e due core a 2.4 Ghz. Devo dire che il consumo maggiore è ovviamente di RAM, la CPU viene utilizzata ben poco. Il tutto mi costa circa 8 euro al mese. Quando andremo in fase di produzione affitterò un server maggiore, penso all’inizio con 8GB di RAM, poi crescendo in base alle esigenze. Credo che con circa 20 euro al mese riuscirò ad ospitare una ventina di database e permettere di lavorare con ottima velocità ( questo tipo di test devono essere ancora fatti ). Con una macchina virtuale munita di Windows Server e SQL Server Standard avrei dovuto spendere almeno 5 volte tanto.
Ora dovrò continuare i test e vedere se il tutto risulterà affidabile, spero proprio di si ed in questo caso inizieremo ad affittare uno spazio dati su internet per raccogliere i dati attraverso i miei software gestionali, perché per lavorare sul cloud non si deve per forza utilizzare le pagine web poco maneggevoli, ma veri e propri software con tutti i benefici di utilizzo.
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