L’Italia è stato l’ultimo Paese ad aver recepito la legge sui cookie ed averla messa in pratica, ma purtroppo lo ha fatto nella maniera più restrittiva possibile, con il famoso opt-in, ossia il blocco preventivo dei cookie di terze parti profilanti che sono quelli che interessano a noi blogger, perché usufruiamo di banner pubblicitari che “installano” i cookie per dare i suggerimenti pubblicitari in base alle visite dell’utente.
In questo blog ho deciso di seguire la legge alla lettera, adottando una soluzione opt-in che mi permetta di dormire tranquillo, infatti ci sono molti blog di big del mio settore che stanno adottando l’opt-out e finora nessuno è stato multato, ma chissà in futuro, le multe sono molto salate. In particolare ho adottato la tecnica dell’invio del form e dare il consenso all’installazione dei cookie. Il garante alla privacy ha detto che oltre all’assenso esplicito cliccando sul tasto “Acconsento”, è possibile avere il consenso dell’utente anche con il click su un punto qualsiasi dello schermo oppure con un’azione di scrolling. Utilizzando queste informazioni invio un form che mi permette di aggiornare la pagina web e quindi mostrare i banner pubblicitari ed i pulsanti sociali, in questo modo perdo molte meno visualizzazioni ( impressions dei banner ).
Dai primi studi statistici ho notato che un buon 35-40% di utenti non continua la navigazione e se ne va dal mio sito, forse intimorito dal bannerino dell’informativa breve. Ho notato che in passato erano proprio questi utenti ad essere quelli più remunerativi, infatti non trovando l’informazione cliccavano sui banner, ed infatti ho perso un buon 70% di introiti inserendo l’opt-in. Di certo anche il momento non è dei migliori per la pubblicità, sempre meno aziende infatti investono in questo settore.
Da giorni sto controllando come si stanno comportando i miei siti antagonisti, i veri e propri big del web che stanno online da anni e che non ho mai raggiunto. Ho notato con mio grande stupore che questi se ne infischiano altamente dell’opt-in e continuano ad attaccare nei browser degli utenti i cookie prima del consenso esplicito. Come al solito in Italia ci si deve per forza di cose esporre se si vuole guadagnare, io non vorrei, ma mi fa rabbia vedere questi signori che continuano a guadagnare con la pubblicità e chi invece segue le regole ha soltanto le briciole. Se fossimo in un Paese serio, già il garante avrebbe fatto dei controlli a tappeto ed avrebbe sanzionato questi personaggi anche molto famosi, oppure si sarebbe informato prima su come risolvere questa situazione partorita da veri e propri incapaci del web.
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