Ho provato molte strategie per vendere le licenze d’uso dei miei software gestionali e quello che ho capito finora è che il successo o la sconfitta non dipendono soltanto dalla vendita o dalla bontà del programma, ma soprattutto dal momento storico ed economico, ma anche dal territorio.
Ho un software di magazzino che vendo in 4 lingue e quella spagnola in particolare nel Sud America ha molti utilizzatori, ma pochissimi clienti. In pratica scaricano il software per la prova, è limitato a 10 record per scheda, e lo utilizzano per più di 4 ore, poi non lo comprano affatto. Ho pensato il fenomeno fosse da ascriversi alla differente economia di questi Paesi rispetto a noi e per questo ho provato a diminuire il prezzo di un buon 60% rispetto all’Italia. Il risultato è cambiato, ma di pochissimo, in 3 mesi solo 3 vendite e rispetto ai 20 scaricamenti quotidiani sono veramente pochi, oramai su quasi 400 utilizzatori per più di 4 ore, solo l’1% acquista il software e con i costi di quest’ultimo rapportati all’euro, non ci guadagno nemmeno il prezzo della pubblicità.
La stessa situazione si può notare anche con i Paesi Asiatici, in particolare India e Pakistan, moltissimi utilizzatori, ma pochissimi che comprano. Stessa situazione anche per i Paesi Africani. In nazioni come gli Stati Uniti o l’Australia o l’Inghilterra, molto ricchi e che non hanno problemi a comprare una licenza, c’è un altro problema da superare: l’enorme competitività che porta la pubblicità ad avere costi impensabili per un software di magazzino da 30 dollari. Per quanto riguarda il cpc questo si avvicina ai 5-6 euro e quindi anche ammesso che su 10 clic comprassero il programma anche 5 io non ci guadagnerei nulla, ecco il motivo per cui in alcuni paesi è impossibile o quasi emergere. A questo proposito c’è anche il fatto che il modo di lavorare in magazzino e fatturazione in molti Paesi è completamente diverso dal nostro, senza contare le diverse valute ed unità di misura.
Emergere nella vendita delle licenze software è estremamente difficile, per tutta una serie di motivi che ho elencato nell’articolo, con in più il periodo non proprio favorevole del settore che oramai, specialmente in Italia, è in crisi e questo si nota facilmente anche dal minor traffico giornaliero. Ritornerò su questo argomento che ho già trattato varie volte, molto presto, perché come dico sempre: possiamo creare il software più utile e bello al mondo, ma se poi nessuno lo acquista e non ci guadagniamo nulla, prima o poi il progetto verrà lasciato così come testimoniano vari casi anche famosi.
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