Quando ho iniziato a studiare l’informatica ed in particolar modo la programmazione il web non era così ricco di informazioni, dovevo recarmi sui pochi siti in inglese delle università americane, questa era l’unica strada online. L’altra strada era invece l’edicola o l’abbonamento annuale a riviste specializzate del settore che ancora vedo sugli scaffali. I punti a favore dello studio online sono:
- Facile reperibilità delle informazioni grazie alle ricerche con i motori, avete mai provato a cercare invece qualcosa su settimanali cartacei?
- Ricezione di informazioni gratuitamente, almeno nella maggior parte dei casi, le riviste invece costano.
- Spazio disponibile dei testi che si ammassano inesorabilmente sugli armadi di casa.
Un aspetto invece positivo dei settimanali cartacei è l’alto grado di preparazione degli articolisti, fattore scemato con gli articoli online, ma forse ci sarebbe da discernere piuttosto sulla qualità di lavori gratuiti o a pagamento.
Veniamo però al mio caso. Qualche anno fa alcune testate giornalistiche di livello nazionale e del settore informatico, mi hanno contattato per avere la possibilità di scrivere delle recensioni su un mio programma molto semplice ma funzionale per il magazzino che distribuivo, e lo faccio ancora, gratuitamente. Le varie recensioni si sono alternate con uno spazio temporale di circa due mesi. In questo lasso di tempo e soprattutto dopo la prima recensione mi aspettavo una marea di visitatori diretti, il link della pagina era in bella mostra sulla foto dell’applicazione. Invece passò la prima, la seconda e via dicendo fino alla quarta recensione pubblicata e dopo un mese i visitatori erano stati appena un centinaio, magra consolazione per chi aspettava migliaia di utenti.
Oggi mi è arrivata un’altra proposta da una di queste redazioni di riviste di informatica diffuse a livello nazionale, per recensire un altro mio software e devo dire che non sono così contento come dovrei essere, infatti chi mi ha contattato ha detto che è possibile solo fare l’articolo cartaceo e non sul loro sito web. “Cavolo, ho pensato da subito, un link dofollow da PR 7 si che mi farebbe bene e non una recensione cartacea”.
Capite quindi quanto oggi sia cambiato il modo di far conoscere i propri lavori? Qualche tempo fa sarei stato felicissimo di una recensione cartacea, mentre oggi non mi importa per nulla, vado a pensare subito al ranking dei motori di ricerca che onestamente portano altro che un centinaio di visite e scaricamenti.