Come delineato da articoli precedenti apparsi su questo mio blog personale, creare dei buoni software è solo l’inizio, difficile è farli conoscere e soprattutto farli apprezzare. In questo periodo sto rivedendo gli aspetti di prova ed acquisto dei nostri software gestionali, in modo tale da attrarre tutti quelli che finora abbiamo perso per un semplice motivo di diffidenza.
Quando una nuova realtà informatica si affaccia nel panorama, soprattutto italiano, viene presa con le giuste molle, pregiudizi vecchi fanno ritenere le giovani proposte come non capaci di creare ottimi software. Può essere vero in certe occasioni, ma in molte altre no e questo vale in moltissimi campi e non solo nell’informatica. I motivi possono essere vari, soprattutto dal punto di vista degli aggiornamenti che queste giovani realtà possono dare. Ma prima occorre farsi apprezzare e lavorare duramente.
In passato ed ancora oggi, il nostro potenziale acquirente viene sul sito attraverso vari canali e gli viene proposto un software gestionale che gli possa migliorare la produttività lavorativa. Quasi tutti sono diffidenti perché non ci conoscono, vorrebbero provare il programma senza nessun rischio ed appena capiscono che occorre registrarsi per poter avere un codice seriale per la prova se ne vanno. Ecco che abbiamo perso un potenziale cliente semplicemente perché non si è fidato di noi. Da uno studio interno abbiamo capito che in questo modo abbiamo perso un buon 70% di utenti che volevano provare i nostri software. Il procedimento ora è quello classico: si scarica il file di installazione, si richiede un codice seriale per la prova che poi casomai si può acquistare ed attivare per liberare il programma dalle limitazioni. Il metodo è buono, ma dovremmo cambiare il modo di far provare il software.
Ho in mente di creare un software demo nel vero senso della parola per poi far prelevare il codice seriale solo dopo la decisione di acquisto. Sapete la differenza tra le versioni di software demo e di prova? Le prime sono dei programmi che hanno dei pezzi, quelli che li differenziano dalla versione retail non compilati, mentre i secondi hanno queste parti soltanto disabilitate. Distribuendo versioni di software demo risolveremmo anche l’annoso problema dello studio del nostro codice da parte di persone capaci e furbe.
Da oggi quindi dobbiamo metterci al lavoro per dare una versione demo senza alcuna registrazione e poi una procedura interna al software che permetta di notificare l’acquisto e casomai di poter avere il codice seriale per l’installazione del programma definitivo. La procedura di attivazione online che abbiamo ora mi sembra più che valida e si è dimostrata tale nel tempo.
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