Facebook, il Social Network fatto di Persone, Gruppi, Pagine e Applicazioni

Questa mattina affrontiamo un argomento poco impegnativo, essendo domenica, parliamo di Facebook, il social network più famoso che sta spopolando soprattutto in Italia. Ormai tutti hanno un computer, lo dicevo tanti anni fa che internet avrebbe dato quella spinta decisiva per l’affermazione dell’informatica domestica e Facebook sta accrescendo questa tendenza ancora di più. Conosco persone che si comprano il computer proprio per essere presenti su questo “Grande Fratello” virtuale. Questo fenomeno sta portando mezzi di informazione, attività commerciali e perfino la politica verso questo mondo, attratti da tutta questa gran gente che ogni giorno circola per il social network. Talvolta però in questa grande aggregazione di persone nascono dei gruppi che addirittura coprono le prime pagine di cronaca dei giornali. In questo articolo vorrei trattare di un aspetto importante di Facebook, i ruoli. Ci sono infatti persone, gruppi , applicazioni e pagine, vediamone le differenze. Il nocciolo su cui si fonda Facebook sono le persone e questi scrivono o condividono di tutto nella loro board, che poi andrà nella board dei loro amici creando una ragnatela di amicizie, che è il vero motore di questo grande social di persone. Attorno agli utenti girano i gruppi formati da gente con interessi in comune, le pagine sono per le attività pubbliche, come la mia dedicata all’Alta Tuscia, la mia terra di origine, che hanno i fan. L’ultima parte riguarda le applicazioni come Farmville ( ci siamo riscoperti un popolo agricolo ) che anch’esse consentono di aggregare persone, magari aiutandosi verso obiettivi comuni.
Questo articolo è nato a causa del solito agriturismo che anche stamattina ha richiesto la mia amicizia. Da quello che ho spiegato sopra un’attività pubblica come un agriturismo, un ristorante, un’edicola o altro che ora non mi viene in mente non deve comportarsi come un utente e neanche come un gruppo, ma come una pagina e cercare di ottenere i fan. Questo aspetto lo possiamo capire meglio con i personaggi politici. Se una persona che fa politica mi chiede amicizia, questo non comporta che io appoggi la sua idea politica, ma che lo conosco soltanto, aspetto diverso se mi si chiede di diventare fan di una sua pagina, in questo caso io appoggio le sue idee politiche, in quanto la pagina ricopre l’aspetto pubblico della persona.
Molto spesso nasce confusione e qualcuno se ne approfitta, perché avere cinque-seimila amici conta, perché appena si scrive sulla propria board tutti o quasi vedono il post. Si sta formando un mercato senza precedenti, si stanno vendendo pagine con 500.000 – 600.000 fan, magari spremute già al massimo, a dei prezzi importanti, vedete cosa dicono su questo argomento in questo sito di esperti di guadagno online. Lo stesso ragionamento lo possiamo fare sulle applicazioni o gruppi, purtroppo si ricorre a qualsiasi metodo pur di accaparrarsi amici o fan, anche non legali o tramite promesse inverosimili come quella di vedere chi viene a visitare il proprio profilo.
Secondo il mio modesto parere Facebook è bello perché consente di rimanere sempre in contatto con i propri amici e nient’altro. Campagne elettorali, argomenti estremi o amicizie per essere famosi stanno distruggendo questo piccolo mondo virtuale.

Informazioni su Giampaolo Rossi

Sviluppatore di software gestionale da oltre 28 anni.
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