Installare ArchLinux con la Minimal NetInstall

Installiamo una delle mie distribuzioni Linux preferite, ArchLinux utilizzando il pacchetto NetInstall, quindi si avvierà soltanto una piccola parte del sistema e noi dovremmo poi scaricare ed installare il resto. A volte questa distribuzione mi ha dato dei grattacapi, speriamo non questa volta. Scaricate la ISO di installazione NetInstall e bruciatela su un cd. Una volta inserito il CD di installazione scegliamo di avviare in modalità CD Live ed arrivati al login inseriamo root, l’utente amministratore tipico dei sistemi Linux.

Come descritto nel prompt dei comandi potete scegliere la tastiera italiana con il comando km e occorre inserire il comando /arch/setup per iniziare l’installazione dei pacchetti base del sistema operativo. Premiamo OK dopo aver letto le informazioni preliminari, quindi andiamo ad inserire la source ( sorgente ) dei pacchetti, dato che siamo in una NetInstall utilizzeremo la sorgente NET e poi configuriamo con DHCP automatico la nostra rete; eseguito questo passaggio scegliamo l’indirizzo del repository dei pacchetti, io ho scelto un sito HTTP italiano mi.mirror.gar.it e ritorniamo al menu principale. Scegliamo il fuso orario e l’orologio su locale, ritorniamo al menu principale; ora occorre effettuare una operazione molto delicata, assegnare e partizionare l’hard disk per ospitare il sistema operativo, io ho scelto /boot di 100 MB con ext2, / 5 GB con reiserfs, /home 10 GB ext4. Ritornati al menu principale selezioniamo i pacchetti da installare, base e base-devel in modo tale da poter installare alcuni pacchetti da sorgenti e compilare sul nostro sistema, in modo da avere un sistema operativo che si modella come un guanto al nostro hardware ed il tutto un pochino più veloce e leggero. Lasciamo la lista dei pacchetti selezionati, gli altri che occorrono verranno installati automaticamente perché in ArchLinux c’è il controllo delle dipendenze e con la nostra installazione dalla rete abbiamo anche il sistema già aggiornato. Ritornati al menu principale facciamo click finalmente su “Install Packages” per procedere con l’installazione dei pacchetti selezionati. Inizia quindi un processo in cui dobbiamo scaricare i pacchetti ( circa 140 MB ) ed installarli, occorrerà un pò di tempo. Al termine del processo di installazione dobbiamo configurare il nuovo sistema, premiamo su “Configure System” e scelgo di usare la configurazione della rete fatta prima; scegliamo nano come editor di testo anche se vi è più professionale. Andiamo su /etc/locale.gen e togliamo il cancelletto ( # ) dalle lingue che vogliamo supportare, io ho scelto tutte quelle che iniziano per it. Impostiamo la password per root e premiamo su Done ( Fatto ). Come vedete il programma di installazione permette di configurare ogni singolo particolare del nuovo sistema e per questo risulta molto più personalizzabile rispetto ad Ubuntu o Fedora. Alla fine installiamo il bootloader, configuriamolo ( basta lasciare così com’è ) e decidiamo di installarlo su /dev/sda ( primo hard disk sata ) o scegliere un’altra partizione se avete altri sistemi operativi. Come ultima decisione selezioniamo “Exit Install”. Una volta tornati al prompt dei comandi dare reboot e ricordarsi di togliere il CD.
Il risultato finale è questo:

Un prompt dei comandi e basta; in un prossimo articolo vedremo come installare X e KDE.

Informazioni su Giampaolo Rossi

Sviluppatore di software gestionale da oltre 28 anni.
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