Quando ho iniziato a programmare, le scelte erano poche: C/C++, Basic, COBOL e Fortran. Quasi tutti partivamo dal Basic sotto DOS, per poi migliorarci con il C/C++. Oggi, invece, la varietà di linguaggi è enorme, sia in quantità che in qualità. La maggior parte è orientata agli oggetti e lo sviluppo è spesso visuale.
Il mio consiglio per chi inizia
Senza troppi preamboli, continuo a consigliare C# come primo linguaggio. Qualcuno potrebbe preferire Java, ma C# è più vicino al C++ e offre un ambiente di sviluppo eccellente come Visual Studio Community, gratuito e potente. Inoltre:
- Si può sviluppare su Windows, Linux e macOS (con .NET Core e .NET 8).
- Si creano app desktop, web e mobile in un unico ecosistema.
- È perfetto per chi vuole passare poi a Unity, Blazor o MAUI.
Linguaggi emergenti nel 2025
Secondo i dati PYPL e TIOBE, i linguaggi più richiesti oggi sono:
| Linguaggio | Perché è utile oggi |
|---|---|
| Python | Semplice, potente, perfetto per AI, data science e automazione |
| JavaScript | Indispensabile per lo sviluppo web moderno, sia frontend che backend |
| TypeScript | Estensione di JavaScript, ideale per progetti scalabili |
| Java | Ancora dominante in ambienti enterprise e Android |
| C++ | Fondamentale per sistemi ad alte prestazioni e embedded |
| Rust | Sicurezza e performance, sempre più usato in progetti critici |
| Go | Ottimo per microservizi e backend cloud-native |
| Kotlin | Linguaggio moderno per Android e backend JVM |
L’aiuto dell’intelligenza artificiale
Oggi imparare a programmare è più accessibile grazie all’IA:
- Copilot, ChatGPT e altri assistenti aiutano a scrivere, correggere e spiegare codice.
- Ambienti come Replit, GitHub Codespaces e Jupyter permettono di sperimentare senza installazioni complesse.
- Piattaforme come Exercism, Codecademy e LeetCode offrono esercizi guidati con feedback immediato.
Il vero consiglio
Il linguaggio è importante, ma lo è ancora di più il metodo di lavoro. Non smettere mai di fare esperimenti, di chiederti il perché delle cose, di andare oltre la teoria. Studiare un linguaggio è difficile, ma una volta superato il primo, gli altri diventano più semplici. Quasi tutti condividono i principi della programmazione orientata agli oggetti, nata proprio dal C++.