La shell è l’interprete dei comandi di un sistema operativo e serve per effettuare tutte quelle operazioni in cui l’interfaccia grafica non serve, modifica dei files di configurazione o lavorare tramite connessione protetta con SSH. Per visualizzare le informazioni attuali della shell utilizzare il comando stty -a, per disabilitare una caratteristica inserire il comando seguita dal segno meno e la caratteristica, per esempio stty -opost. Per cambiare un valore inserire il comando + il nome del valore, ad esempio per assegnare il comando erase a Ctrl+E scrivere stty erase e poi premere la combinazione di tasti voluta. Alcuni caratteri hanno dei significati particolari per la shell di Linux, noi faremo riferimento alla shell più utilizzata in questi articoli ossia la Bash.
Quando si avvia un programma nella shell di Linux, al programma vengono associati sempre tre file che sono:
Abbiamo visto che un programma è associato inizialmente alla tastiera ed al display, ma è possibile cambiare questa associazione con alcuni caratteri speciali:
Ad esempio per fare il log di un comando utilizziamo la redirezione dello stderr in questo modo:
cp x y 2&> err.log
in questo esempio se si verificasse un errore nella copia del file x in y l’errore andrebbe sul file err.log.
Nel prossimo articolo continueremo a parlare della shell di Linux e più precisamente dell’introduzione ai comandi.
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