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Il Registro di Sistema di Windows

Fin dalla versione di Windows a 16 bit, la 3.11, si sentiva la necessità di raggruppare tutte le impostazioni del sistema operativo in un registro unico, in quanto tutte quelle configurazioni erano disperse nel mare dei famosi file .ini, che all’occorrenza venivano moltiplicate dalle installazioni delle applicazioni. Dalla versione 95 in effetti si ha un unico registro editabile con il potente regedit ed il tutto risiede in due files: user.dat e system.dat, che se dovessero rompersi verranno immediatamente ripristinati dalle loro copie di backup. Ad un certo punto nacque però un altro problema, ogni installazione di software andava a scrivere moltissime chiavi e dati nel registro, tanto da formare un’enorme confusione. Nacquero così degli strumenti per pulirlo: antivirus che ad ogni scrittura ti fanno apparire una finestra popup, altri che promettono pulizia veloce, che poi si rivela solo pulitura da immondizia non importante. Se qualcuno malintenzionato volesse non farsi vedere all’interno di questa babele di chiavi ci riesce facilmente.
Oggi c’è la possibilità di impostare i punti di ripristino e se qualcosa non va si recupera il sistema da un certo punto, quando si spera il registro era vuoto da sporcizia. In questi ultimi dodici anni, con l’avvento di Internet ho assistito ad una guerra tra il bene ed il male che secondo me sarà infinita, quelli che vogliono creare disordine nel registro e quelli che vogliono pulizia. Conviene quindi conoscere a grandi linee come è strutturato questo contenitore elefantiaco, che è complicatissimo da capire, ma conserva una sua logica.

Registro di Windows con RegEdit

Le parti più alte del registro di Windows sono le cinque chiavi, noi vedremo le prime tre, perché le altre sono poco interessanti:

  • HKEY_CLASSES_ROOT – si trovano tutte le associazioni tra le estensioni ed i tipi di file, quindi ad ogni estensione registrata nel sistema esiste un programma predefinito ed altri secondari che possono gestire quel tipo di file.
  • HKEY_CURRENT_USER – ci sono tutte le impostazioni dell’utente corrente, ognuno all’interno del computer ne ha una sua copia proprietaria ed influisce solo su se stesso.
  • HKEY_LOCAL_MACHINE – abbiamo tutte le impostazioni software ed hardware del sistema, capite bene quindi quanto sia importante.

Vediamo quindi le sottochiavi più importanti di quest’ultima chiave principale: in HARDWARE abbiamo la componente dei drivers del sistema e dei loro settaggi. Tra le sottochiavi da citare, abbiamo Software, esistente anche in HKEY_CURRENT_USER, qui però è a livello di sistema, al cui interno ci sono le software house che sviluppano i programmi e tra queste anche Microsoft. Cosa pensate ci sia all’interno di Microsoft? Bravi, Windows. Qui infatti siamo nella chiave più importante, CurrentVersion, che è il cuore delle impostazioni di avvio del sistema e più specificatamente in Run e RunOnce, un autoexec.bat più evoluto. Ricordo che qui i programmi sono lanciati per qualsiasi utente e non soltanto per uno come avveniva per HKEY_CURRENT_USER. In CurrentVersion abbiamo anche la chiave Uninstall in cui sono registrati i programmi che appaiono in installazione applicazioni del pannello di controllo.
Ci sono poi moltissime altre chiavi nel registro di Windows, ma qui non stiamo a descriverlo tutto in quanto ci vorrebbe un articolo di tantissime pagine. Questo mio post voleva solo spiegare le chiavi che controllano l’avvio dei programmi in automatico che vanno ad intasare la memoria e quelli che servono a disinstallare i programmi, in modo da eliminarli dal pannello di controllo, se avviene un errore durante la fase di disinstallazione. Questi problemi sono sempre quelli per cui gli utenti si rivolgono a me più spesso.
Se volete maggiori informazioni sul registro di sistema di Windows potete scrivere le vostre domande nei commenti, certamente risponderò a tutti.

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Giampaolo Rossi

Sviluppatore di software gestionale da oltre 28 anni.

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Giampaolo Rossi

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