Non so voi, ma personalmente una crisi così accentuata dei guadagni con la pubblicità non l’avevo mai vista, traffico che si raddoppia e monetizzazione che si dimezza, se va bene. Certamente dobbiamo considerare che man mano che aumentano le visite il valore dei click diminuisce, ma in questo caso stiamo parlando del valore assoluto giornaliero che diventa quattro o cinque volte più basso rispetto a qualche mese fa. Al periodo di crisi non possiamo fare nulla noi amministratori di siti e quindi una mattina sono andato a studiare con attenzione le possibili soluzioni per tamponare le perdite di questo momento. Ho scoperto forse l’acqua calda, ma andiamo a ragionare sul raffronto tra visite, browser, sistemi utilizzati e guadagni online.
I siti web o blog non sono tutti uguali, ad esempio questo blog attira visitatori che usano Firefox ed Internet Explorer, intorno al 38-39%, ed un altro 20-21% che utilizzano Chrome. I guadagni invece sono nettamente a favore di Internet Explorer rispetto agli altri due. In questa analisi ho tralasciato gli altri browser che per entrambi i dati non hanno valori significativi. Il significato di questo fenomeno è spiegato molto semplicemente: gli utilizzatori di Firefox e Chrome sono molto più smaliziati ed esperti di quelli che utilizzano Internet Explorer che se lo sono ritrovato già installato sul sistema ( per queste analisi ho preso solo sistemi Windows ). Essere più esperto significa conoscere gli annunci pubblicitari ed evitarli, molti si dicono: “Perché devo far guadagnare questo tizio?” e magari copiano il link, ma di click non se ne parla. Se analiziamo i dati provenienti dall’uso del sistema operativo e guadagni ci accorgiamo che l’ipotesi formulata in precedenza è esatta, il valore significativo è solo con Windows, mentre con Linux, che comunque copre il 40% delle visite, i guadagni sono quasi nulli. Ovviamente il sistema open source per eccellenza è utilizzato da utenti molto esperti di informatica che riconoscono anche molto bene la pubblicità. Ecco allora che l’ipotesi dell’eperienza dei visitatori è direttamente proporzionale ai guadagni, almeno sui miei siti, maggiore l’esperienza informatica meno guadagni. Possiamo allora dare un valore ad ognuno dei nostri visitatori semplicemente utilizzando la statistica, dai miei calcoli ( per i miei siti ) il valore di un utente Windows nei confronti di uno Linux è spaventosa ( su campioni di oltre 100.000 utenti e quindi molto significativa ). Tutto il fine del discorso fa propendere a pensare di creare quindi gli articoli soltanto per un pubblico Windows, cosa che mi guardo bene dal fare perché questo blog in particolare nasce per insegnare la programmazione, ma il “dintorni” inserito successivamente nasce proprio per avere un pubblico più ampio.
La conclusione ovvia che deriva da questo tipo di ragionamento è quello che ho sempre professato, il numero dei visitatori di un sito deve essere rapportato alla qualità delle visite che produce e non soltanto al numero di utenti che raccoglie.
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