In questo periodo abbiamo trasferito sia domini che spazio web su nuovi server, questo perché avevamo i siti ed i blog del network di RGPSoft sparsi per il mondo e soprattutto su hosting che facevano overselling. Il sito aziendale è stato trasferito proprio in queste ore ed oramai anche la propagazione del dominio con i nuovi nameservers è completa. In questo periodo, quindi, ho dovuto documentarmi non poco su questi aspetti che ho tralasciato qualche anno fa ed ora che i metri di comparazione sono diversi sono entrato in difficoltà. Spero che con questa guida sull’hosting vi possa aiutare a scegliere il server per il vostro sito in maniera più semplice.
Le caratteristiche che dobbiamo avere nel nostro piano, riguardo alla gestione del dominio, è la completa personalizzazione dei record dei DNS, quindi poter impostare nameserver esterni al nostro registar e tutti gli altri dati come A, CNAME, TXT, MX e AAAA per indirizzi IPV6. Per quanto riguarda lo spazio web, questo non deve essere molto ristretto rispetto ai nostri dati, perché occorre prevedere lo spazio necessario per un paio di backup, magari da fare in formato compresso ed in un unico passaggio. La banda garantita è importante, ma se l’hoster è collegato alla rete italiana, di solito non è male, comunque non sono andato a cercare uptime assicurati perché il ragionamento che faccio è questo: se il server non va bene e si blocca spesso, con tutti i forum sull’argomento, sicuramente quel provider di servizi avrà vita breve e quindi garantire, anche se non in formato scritto, un buon servizio va a favore del nostro fornitore, se vuole guadagnare con questo lavoro in futuro.
Abbiamo anche portato il sito internazionale di RGPSoft a Boston e siamo passati dal tipico provider americano con tutto in overselling, ad uno più professionale che non ha nulla di illimitato; non che io sia contrario a questo tipo di servizi, ma volevo più qualità, soprattutto per quello che riguarda la quantità di banda disponibile. Comunque in entrambi i casi ecco i servizi che abbiamo acquistato, uno in USA e l’altro in Italia, con pochissime differenze:
La differenza più importante tra i due servizi è il limite della memoria per il PHP, 200 MB in USA e 32 MB in Italia, ma sufficiente per i miei wordpress, ciascuno con circa 10 plugin.
La spesa è stata bassa in base ai servizi che abbiamo, a mio modo di vedere, 50 euro in USA e 40 euro in Italia. Devo dire che in entrambi i casi mi sto trovando molto bene, ottima velocità e servizi al top.
Visto che siamo in Italia, per siti in italiano, consiglio vivamente l’hosting nazionale, ci sono ottimi servizi low cost ed alta professionalità.
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