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Valori Finanziari e Capitale

I valori numerari destinati ad esprimere il valore del capitale, vengono distinti in tre grandi categorie:

  • Certi – Valori scadenti a vista per i quali non vi siano spese per la loro riscossione. Sono tutti e sempre attivi, rappresentati da denaro, assegni e valori bollati.
  • Assimilati – Molto simili alla moneta, possono essere attivi ( crediti, cambiali attive, depositi bancari o postali ) e passivi ( debiti, cambiali passive, imposte ed altro ).
  • Presunti – Sono costituite da entrate ed uscite future relative ad operazioni aziendali in corso, ma per le quali l’entità non è stata definita. Possono essere attivi ( crediti in valuta estera, ratei attivi ) e passivi ( debiti in valuta estera, ratei passivi, fondi spese ).

I valori numerari presunti vengono proposti nella rilevazione contabile con la premessa dell’incertezza, in quanto rappresentano un valore futuro. Vanno comunque indicati nella situazione contabile del capitale netto per avere i dati più attendibili possibile.
Debiti e crediti in valuta estera hanno margine di incertezza, il loro importo è provvisorio perché a causa delle frequenti oscillazioni del cambio sul mercato valutario, la conversione in moneta comunitaria avverrà solo al pagamento o riscossione. Nell’inventario i valori devono essere espressi in moneta di conto ufficiale, il cambio provvisorio o presunto solitamente applicato all’operazione è quello relativo alle transazioni precedenti. I ratei costituiscono quote facenti parte di entrate o uscite future relative a rendite e ricavi, costi e spese, già maturati in proporzione al tempo d’esercizio trascorso.
I fondi spese sono il valore presunto di spese ed oneri che verranno pagati in futuro come ad esempio tasse ed imposte, oppure anche il fondo relativo all’indennità di fine rapporto ( TFR ) che sarà pagata al dipendente al momento del termine del rapporto lavorativo con l’impresa.
I fondi rischi sono rappresentati da una previsione di perdita o debiti da iscrivere nelle passività che alla data di compilazione dell’inventario sono solamente probabili. Si suddividono in fondo rischi con funzione di copertura di debiti o perdite future ( fondi per riparazioni straordinarie o polizze assicurative ) e fondi rischi con funzione di rettifica per svalutazione di valori iscritti in attivo in inventario ( svalutazione titoli, svalutazioni cambi ). Nelle registrazioni possono essere inserite in due modi: registrando il fondo nella sezione opposta a quella dei valori attivi da rettificare oppure in diretta diminuzione dei valori attivi da rettificare, secondo la IV direttiva CEE sulle società di capitali.

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Giampaolo Rossi

Sviluppatore di software gestionale da oltre 28 anni.

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