Finalità Economiche dell’Impresa

L’insieme delle azioni attraverso le quali l’uomo produce e si procura beni e servizi, rappresenta un processo universale definito attività economica. I beni economici non sono disponibili per tutti in quantità sufficiente e debbono essere acquisiti tramite il pagamento di un prezzo. L’impresa acquisisce risorse e le elabora trasformandole in nuove utilità materiali o immateriali, producendo cioè beni e servizi. La soddisfazione di bisogni chiaramente individuati, rappresenta l’obiettivo principale dell’impresa, definito anche mission e costituisce la ragione stessa della sua esistenza. Spesso si identifica l’azienda con l’impresa, ma non sempre sono sinonimi in quanto la seconda ha come scopo di ottenere professionalmente un profitto. Il profitto è dato dalle risorse ottenute sottratto degli sforzi e dei costi investiti ed è ottenuto mediante il soddisfacimento delle esigenze dei clienti che scambiano con l’impresa una certa quantità delle loro risorse, beni o valori monetari definiti prezzo, per ottenere prodotti o servizi.
Il sistema impresa non è chiuso poiché è inserito in un contesto globale che contiene tutte le aziende con cui esso comunica ed interagisce. Questa sua caratteristica lo rende permeabile a immissioni dall’esterno per svolgere il processo produttivo e verso l’esterno per vendere i propri prodotti o servizi. L’impresa opera in un ambiente esterno in continua evoluzione su cui influiscono le variabili ambientali che vanno osservate cercando di prevederne lo sviluppo. L’ambiente esterno viene così suddiviso:

• microambiente – il segmento di mercato in cui opera l’impresa ed i rapporti con clienti, fornitori o banche
• macroambiente – il sistema socio-economico e culturale in cui è inserita l’impresa come la legislazione, norme sulla sicurezza, l’ambiente ecologico, l’innovazione tecnologica ed altro

I fattori variabili dell’ambiente interno sono:

• organizzazione
• gestione delle risorse umane
• gestione dei processi produttivi
• gestione del mercato
• direzione, coordinamento e controllo dell’attività d’impresa
• pianificazione strategica degli investimenti e delle azioni da svolgere

Spesso ci si chiede quando un’impresa può essere considerata piccola, media o grande e se esiste uno standard di riferimento a tale riguardo. Con il documento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea serie C n.213 del 23 luglio 1996 ed acquisito dalla normativa italiana si suddivide la piccola e media impresa ( PMI ) attraverso determinate caratteristiche.

Per la piccola impresa di fornitura di servizi:

• meno di 20 addetti
• fatturato annuo non superiore a 2,7 milioni di euro
• bilancio patrimoniale annuo non superiore a 2,7 milioni di euro

Per la piccola impresa manifatturiera o estrattiva:

• meno di 50 addetti
• fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro
• bilancio patrimoniale annuo non superiore a 10 milioni di euro

Per la media impresa di forniture di servizi:

• meno di 95 addetti
• fatturato annuo non superiore a 15 milioni di euro
• bilancio patrimoniale annuo non superiore a 10,1 milioni di euro

Per la media impresa manifatturiera o estrattiva:

• meno di 250 addetti
• fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro
• bilancio patrimoniale annuo non superiore a 43 milioni di euro

In pratica debbono sussistere almeno tre requisiti, tra quelli riportati, mentre i parametri attivo patrimoniale e fatturato sono alternativi.
Le aree funzionali fondamentali in un’impresa sono:

• Funzione commerciale e marketing – si occupa del contatto con i consumatori e della pianificazione delle attività di mercato che incorpora anche la funzione di vendita.
• Funzione produttiva – si occupa di programmare e realizzare prodotti o servizi che l’azienda offrirà sul mercato secondo gli orientamenti forniti dall’area marketing.
• Funzione amministrativa – si occupa della programmazione del lavoro d’ufficio, degli adempimenti fiscali e retributivi attraverso l’uso di software gestionali.
• Funzione di ricerca e sviluppo – si occupa di rilevare dati sulle nuove o diverse esigenze del mercato e sull’innovazione tecnologica per sviluppare nuovi prodotti e processi produttivi. Questa funzione opera a diretto contatto con il marketing e la produzione.
• Funzione organizzativa – si occupa di progettazione e gestione della struttura organizzativa, gestione e formazione delle risorse umane e gestione del sistema informativo.
• Funzione direttiva – si occupa di organizzare e governare l’azienda per arrivare agli obiettivi concordati con i collaboratori.

L’attività amministrativa si occupa di problematiche economiche e finanziarie riferite al passato, al presente ed al futuro dell’impresa, inoltre svolge questi compiti:

• predispone il bilancio dell’azienda sotto l’aspetto della dimensione patrimoniale e del risultato economico
• adempie alle disposizioni normative di ordine civilistico e fiscale
• analizza i dati e produce informazioni di contabilità analitica
• tiene sotto controllo i costi e partecipa alla programmazione
• assiste la direzione
• razionalizza ed ottimizza la gestione delle risorse economiche

L’attività amministrativa contabile si articola in numerose funzioni:

• Contabilità generale – si occupa dell’elaborazione del bilancio di esercizio e delle rendicontazioni periodiche. Descrive ed analizza i rapporti di scambio tra l’azienda e l’ambiente esterno formalizzando il tutto attraverso le scritture contabili. Il suo scopo pratico è la determinazione del reddito e la misurazione del patrimonio dell’impresa. Le scritture possono essere configurate attraverso modalità semplici oppure sistematiche in partita doppia. In quest’ambito viene sviluppata la contabilità ordinaria che consiste nel regime di tenuta dei libri contabili obbligatori per legge: giornale, mastro ed inventario.
• Scritture ausiliarie – Spesso non obbligatorie hanno il compito di svolgere alcune scritture contabili richieste dalla natura dell’azienda o dalle dimensioni dell’impresa, come le scritture di magazzino, titoli, ammortamenti, impegni, acquisti, rifiuti, residui ed altri. Tra queste scritture rientra anche la contabilità elementare, costituita da rilevazioni non sistematiche.
• Contabilità fiscale – Relativa ad adempimenti richiesti per fini fiscali come la contabilità IVA, la contabilità delle importazioni CEE ed extra CEE, i documenti fiscali ecc.
• Contabilità analitica – Preposta all’analisi dei costi attraverso la loro suddivisione per centro di costo, rileva l’effettivo utilizzo dei fattori produttivi e costituisce la base per la formulazione della contabilità industriale.
• Contabilità industriale – Gestita in modo autonomo o con la contabilità generale. Il suo compito è determinare costi e ricavi, rilevando l’effettivo utilizzo delle risorse nei processi produttivi attraverso la loro attribuzione ai centri di costo individuati dalla contabilità analitica.

Le attività di controllo di gestione sono rese necessarie dalla crescente internazionalizzazione dei mercati ed adottare un sistema di previsione e controllo derivato dalla contabilità generale ed analitica per verificare l’efficienza gestionale ed i risultati ottenuti.
La gestione della finanza aziendale si applica a decisioni di investimento e pianificazione dell
e risorse, in questo ambito vengono tenute le scritture ausiliarie elementari, manuali o informatizzate che sono:

• La contabilità di tesoreria – la tenuta di primanota-cassa, registro di cassa, incassi, pagamenti ecc.
• Il controllo delle operazioni intrattenute con le singole banche – protocolli in cui vengono inserite le operazioni bancarie denominate libro banca.
• La gestione del portafoglio – tenuta di alcune rilevazioni elementari quali i registri degli effetti all’incasso, registri delle vendite rateali ed altro.

Tutte queste procedure possono essere svolte manualmente o attraverso software gestionali che consentono una maggiore celerità di elaborazione dei dati contabili.