Nell’articolo precedente avevamo parlato ampiamente di come 2 computer comunicano in una rete locale e come attraverso un gateway venivano collegati all’esterno ( Internet ) con indirizzi dinamici, inoltre avevamo visto alcuni servizi e le porte utilizzate. Questa volta tratteremo il flusso di dati sulla porta 80 con il protocollo HTTP e la navigazione del web con il nostro browser preferito, successivamente vedremo uno per uno i vari browser più comuni ed altri meno utilizzati, ma particolari.
Un browser ( pascolatore ) è un software che consente di pascolare le pagine del web distribuite nei vari server web della rete, in pratica noi inseriamo un indirizzo http://www.rgpsoft.it/ umano che il DNS trasforma nel numero IP, i 2 computer si mettono d’accordo sul linguaggio da parlare ( HTTP ) e poi il server offre in pasto al browser ( Client ) la pagina web scritta in linguaggio HTML, che possono essere sia statiche che dinamiche, ma qui andiamo sui linguaggi di programmazione lato server come PHP; il risultato finale però è sempre una pagina HTML statica o che contiene dei marcatori specifici del browser in base al DOM ( Document Object Model ) del browser stesso. Ci sono molti tipi di browser, ma meno motori DOM sottostanti, in pratica Internet Explorer di Microsoft ha un suo motore, mentre gli altri come Firefox o Chrome hanno il motore Gecko. In passato i 2 motori erano diversi tra di loro, ma oggi sono quasi simili perchè si è deciso di avere uno standard o quasi del DOM. Parleremo dei singoli browser nelle prossime puntate di questa serie di articoli dedicati ad una visione semplice del web.
Quando il pascolatore ( browser ) naviga all’interno di Internet è esposto a molti pericoli, ci possono essere programmi che possono venire eseguiti nel browser o addirittura che si autoinstallano nel computer ( virus ), ma man mano i browser sono diventati immuni a quasi tutte le malattie, anche il fishing con pagine clone di altre per fare in modo di far inserire dati sensibili all’utente sprovveduto che non nota la differenza, ma da quello che ho spiegato si può vedere tramite l’indirizzo nella barra apposita, in quanto di solito le pagine sono simili, ma i server decisamente diversi e spero che mai più nessuno abbocchi a queste trappole, anche spero grazie a quelli che spiegano il fishing come me.
Ultima cosa che volevo spiegare sono i cookies ( biscotti ), il loro funzionamento è semplice, servono per ricordarsi chi siamo ed hanno una durata che va da pochi secondi ad anni. Immaginiamo che il nostro browser sia un cane peloso e naviga nel prato di Internet; in alcuni siti qualcuno attacca ai peli del nostro browser cane delle pulci ( biscottini ) che contengono alcune informazioni, quando ritorniamo da colui che ci ha attaccato la pulce, esso ci riconosce dal fatto che già trova il coockie e ci fa entrare senza inserire di nuovo le informazioni; queste pulci dopo un pò di tempo cadono e quindi occorre reinserire le nostre informazioni nel sito e farsi riattaccare la pulce biscotto nuovamente.
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