Software Gestionali Personalizzati

Quasi tutti i programmatori iniziano a lavorare su software gestionali personalizzati, chiamati anche “verticali” per distinguerli da quelli “orizzontali” che invece sono creati per categorie di aziende. Come potete intuire il lavoro per i due tipi di gestionali sono completamente differenti, nel primo caso è  il programmatore che deve attenersi alle regole dettate dall’analista che in molte situazioni è direttamente il titolare dell’azienda, mentre nel secondo caso è l’analista della software house che deve dettare i termini dello sviluppo. In questo articolo voglio inserire alcune mie esperienze di lavoro, negli anni passati, che mi hanno fatto decidere di non fare più software gestionali verticali o personalizzati, al massimo modificare un poco i miei programmi orizzontali.
Una volta che si è studiata la teoria e fatta un poco di pratica, un programmatore deve potersi specializzare nella produzione di un determinato tipo di software, nel mio caso ho deciso di andare verso i programmi gestionali per aziende. Ricordo che inizialmente, quando Internet era terra di pochi perché acquistare dello spazio web era impensabile, ho cercato clienti su giornali di annunci della mia zona, vicino Roma. Non avendo ancora dei pacchetti da commercializzare, ho dovuto cercare dei clienti che volessero dei software personalizzati, da qui inizia la mia storia.
Il primo programma che ho creato era per un’impresa di smaltimento di oli esausti di cottura, si proprio quelli delle friggitrici. Ricordo che avevano bisogno di un programma che registrasse le bolle ( allora si chiamavano così ) e poi a fine anno le stampasse con il totale per cliente, secondo le normative che credo tuttora siano vigenti. Senza entrare nei tecnicismi vi dico soltanto che la creazione dell’opera ha richiesto ben 2 mesi iniziali, retribuiti come da contratto e poi vennero i primi problemi, “Potresti mettere un pulsante qui? Ed uno là!” In definitiva è stato un pozzo senza fondo, richieste a non finire per altri 6 mesi di lavoro, poi alla fine la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Senti, dovresti fare in modo di inserire il nostro operatore direttamente dalla bolla”. Vi dico soltanto che le bolle erano scritte a mano e firmate dal loro operatore, quindi il programma doveva fare lo scan della bolla e trasferirla automaticamente all’interno del database. Come ovvio la cosa è ancora oggi impossibile o quasi, o comunque ci vorrebbe direttamente Microsoft o Google o la NASA per farlo. Il morale della storia è che abbiamo litigato e se non sono dovuti intervenire gli avvocati è solo perché ho deciso di tralasciare il pagamento degli ultimi 2 mesi di lavoro, ecco perché ci ho quasi rimesso tutto il guadagnato prima.
Negli anni successivi mi sono ancora affidato per un paio di volte allo sviluppo di software gestionali personalizzati, ma sempre con esiti poco piacevoli perché il cliente vuole sempre di più, lui paga e si sente in diritto di chiederti qualsiasi cosa, pena l’ingresso in scena degli avvocati. Oggi non faccio più software gestionali verticali per questi motivi, al massimo posso cambiare qualche piccolissima cosa nei miei programmi orizzontali, giusto per non essere proprio ferrei, ma mi faccio pagare molto e soprattutto il richiedente deve essere uno che di informatica ci “spizzica”, altrimenti rifiuto senza nemmeno sentire la cifra offerta. Capisco benissimo le esigenze del cliente di voler fare tutto con un gestionale ( ERP ), ma per questo occorre un programmatore a suo servizio 24h su 24. Capisco anche gli sviluppatori di software che vedono in vista un ottimo guadagno, ma, secondo me, le regole da seguire sono almeno:

1. Si pattuisca il da farsi all’inizio e far accettare un preventivo super-dettagliato.
2. Se il vostro cliente conosce poco o nulla il mondo dell’informatica, allontanatevi senza pensarci perché vi chiederà prima o poi l’impensabile.

In questi 16 anni di carriera da programmatore di software gestionali ho capito questo e lo adotto anche in RGPSoft, poi a ognuno di voi le proprie conclusioni.