Per coloro i quali hanno, anche in ambiente Linux, un notebook o netbook da sincronizzare con il desktop, si sente la necessità di avere degli strumenti per poter portare i dati aggiornati da un computer all’altro. In questo articolo vedremo due semplici programmi che assolvono bene questo compito, vedremo come funzionano ed al termine faremo un semplice esempio pratico del loro utilizzo.
rdist è un semplice strumento che permette di creare in maniera quasi automatica un mirror dei propri dati, mantenere copie identiche di file su diversi host, creare directory, lasciare invariati i permessi dei file e consentire perfino di aggiornare i programmi in esecuzione. rdist legge i comandi da un file che si chiama nell’ordine: distfile o Distfile, oppure dal file segnalato dall’opzione -f. Anche i file da aggiornare saranno presi dal distfile, altrimenti occorre inserirli nella linea di comando. Vediamo un semplice esempio di distfile:
HOST=(myhost@mydominio.it) FILES = (~/) EVITA=(~/.firefox ~/bozze) ${FILES} -> ${HOST} install -o remove,chknfs,younger; except ${EVITA}; special /usr/bin/vi "hello.c"
Il comando install copia o cancella file o directory contenute in FILES sul computer HOST. L’opzione -o abilita la lista delle opzioni separate da virgole e sono:
Se l’host sorgente e remoto sono diversi rdist richiamerà ssh e farà la copia. Per maggiori informazioni su questo programma vi invito a leggere la documentazione a corredo con lo stesso.
rsync è un programma simile a rdist, ma risulta più completo sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista delle opzioni disponibili. Le alte prestazioni ottenute con questo strumento sono dovute all’algoritmo di rsync che si limita a trasferire sul link solo le differenze tra due insiemi di file in forma compressa.
Questo strumento è quindi molto performante e molte distribuzioni lo utilizzano per tenere aggiornati i propri pacchetti. Per far funzionare rsync si ha bisogno di due macchine, una sorgente ed una destinazione. Il programma mette a disposizione molte opzioni, vediamone alcune partendo da un esempio pratico:
rsync -aRnvz –existing -e ssh –timeout=5 –progress –include pippo.dat –exclude *.dat /home/giampy/sorgente /home/matteo/destinazione
Le opzioni di questo programma sono davvero tante e per maggiori dettagli vi invito a leggere la documentazione. Da ricordare che per ogni file sorgente il programma controlla tutte le opzioni di inclusione ed esclusione in ordine di inserimento, quindi nel nostro esempio vengono esclusi tutti i file con estensione .dat tranne pippo.dat, che sarebbe rimasto fuori se l’inclusione seguiva l’esclusione.
In questo articolo ho voluto parlare di due strumenti molto utilizzati, chi utilizza Gentoo ed aggiorna il repository sicuramente troverà questa guida inutile, ma per altri che non conoscono le potenzialità di questi due strumenti è un ottimo inizio per scoprire l’uso di rdist ed rsync.
Sono arrivato alla convinzione che un abbonamento per tutti i miei software gestionali sia il…
MerciGest è un software per la gestione del magazzino completamente gratuito. Continua a leggere→
In ufficio può capitare di doversi allontanare dal proprio posto di lavoro, ecco che allora…
In questo articolo vedremo quando è più o meno utile togliere la corrente ad un…
Dopo la pausa invernale dovuta al lavoro che devo fare per sostentarmi, eccomi di nuovo…
Vediamo come eliminare i files direttamente da Windows senza utilizzare il cestino. Continua a leggere→